[section title="Two Columns" id="section4" wide=true css="background-attachment:scroll;" typography="Text {line-height: 32px;color: #333333;font-size: 16px;text-align: center;}H5 {line-height: 25.71428572px;color: #9e9e9e;font-style: italic;font-size: 18px;}H3 {line-height: 28.57142858px;color: #555555;text-transform: uppercase;font-size: 20px;font-weight: 600;word-spacing: -1px;}H2 {line-height: 43.2px;font-size: 36px;font-weight: 300;text-transform: uppercase;color: #0b2c35;}"] [fluid][columns auto_height=1 vertical_align="top" add_margins=false css_sm="height:auto;" spacing_css="height:100%;margin:0px;padding:0px;"] [column width="6" width_sm="12" css="position:relative;padding:3em;"] [image image="https://www.resonnetwork.it/images/Res_on_Network/Elastic_energy.jpg"][/image] [/column] [column width="6" css_md="padding-right:2em;padding-left:2em;" typography_sm="Text {text-align: left;}" css_xs="padding-right:2em;padding-left:2em;" css="position:relative;background-attachment:scroll;background-size:cover;padding:3em;" typography="Text {text-align: justify;}H2 {text-align: left;}"] [text tag="h2"]About[/text] [spacer css_md="height:1em;" css_sm="height:2em;" css="height:2em;margin-top:0px;"][/spacer] [text tag="p" typography="Text {line-height: 23.8px;}"]Un progetto volto alla produzione di energia sfruttando esclusivamente fonti rinnovabili e ambientali.
L’obiettivo delle sperimentazioni è la trasmissione di energia per grandi distanze, tra apparecchiature elettriche o elettroniche, basandosi su un principio dimostrato già da Nikola Tesla nel 1893. Funziona sfruttando il principio della risonanza reciproca. Ma, anziché avere una base a cui collegarsi, l’energia viene prodotta da mix energetico in base al contesto. Gli esperimenti sono integrati in sistemi legati sempre ai contesti.
La prima fase è posta in un’area dove è disposto sia il robot che i suoi eventuali software (con assenza o presenza del robot). Oltre al monitoraggio, si genera una produzione di energia elettrica, che crea una rete elettrica e che a sua volta genera un campo elettrico e una forza elettrica. A questo punto le onde prodotte arriveranno alla seconda stazione o hot spot o wi-fi (quella a cui è collegata l’apparecchiatura). Da questo si fa risuonare la stessa frequenza e la terza stazione raccoglie e trasferisce l’energia alla quarta stazione, che la converte in elettrica, alimentando i dispositivi, tramite l’energia libera e fotonica (una lampadina, un televisore, un computer, ecc.). Il trasferimento può avvenire anche senza più stazioni, ma è senza limitazioni di metri.
Per ora l’esperimento (denominato Witricity – contrazione di wireless electricity: elettricità senza fili), effettuato nei laboratori del MIT di Boston (USA) nel 2007 ha già permesso di accendere una lampadina da 60 W a 2 metri di distanza. i laboratori del MIT di Boston (USA) nel 2007.
Nel settembre 2016 l’esperimento è stato effettuato da Marco Santarelli e lo staff tecnico di ReS On Network, di cui Santarelli è direttore, e ha portato all’accensione di una lampadina di 30 W. In questa occasione la prima stazione è stata posta nell’area dell’AMP in mare, con boa dedicata, e un canotto con pannello fotovoltaico a bordo. E’ stata generata una rete elettrica che a sua volta ha alimentato un campo magnetico. A questo punto, le onde prodotte sono arrivate alla seconda stazione a terra (quella a cui è stata collegata l’apparecchiatura), che l’ha trasferita alla terza e alla quarta: quest’ultima l’ha convertita in elettrica, alimentando i dispositivi in wi-fi.
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