L’organizzazione governativa iraniana di energia atomica ha subito qualche giorno fa un attacco all’e-mail interna, con furto e fuga di dati sensibili, attacco rivendicato da un gruppo di hacktivisti nazionale.
Scopriamo di più nell'articolo del direttore scientifico Marco Santarelli per Cybersecurity360
Il gruppo è Black Reward, hacktivisti iraniani che hanno diffuso tramite il loro canale Telegram contratti di sviluppo nucleare e accordi con partner stranieri, piani di costruzione e logistica relativi alle industrie nucleari, dettagli sui passaporti e sui visti degli specialisti iraniani e russi che lavorano nella centrale di Bushehr e rapporti tecnici e operativi. La motivazione sarebbe stato l'arresto della ventiduenne iraniana Mahsa Amini, per aver indossato il velo in maniera “scorretta” e poi deceduta a settembre, scatenando una serie di proteste contro il regime iraniano.
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