180 giornalisti e 30 capi di stato sono stati sorvegliati dallo spyware Pegasus, che aveva già fatto parlare di sé per una falla nella sicurezza a WhatsApp sviluppata da NSO Group, la società israeliana sua creatrice. A rischio non solo personalità influenti e capi di stato, ma qualsiasi smartphone.
Scopriamo perché nell'articolo del direttore scientifico Marco Santarelli per Cybersecurity360
Secondo un’indagine di testate internazionali il malware di spionaggio Pegasus ha attaccato numerosi dispositivi di giornalisti, attivisti e capi di stato: si parla, come dicevamo, di 180 reporter e 30 capi di stato. Tuttavia, la tipologia di attacco e la sua tecnologia lo rendono pericoloso anche per chi non risiede in regimi totalitari
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